Tag: Cattolica

Abbiamo intervistato ChatGPT, il nuovo sistema di intelligenza artificiale che genera risposte come se fosse un essere umano… ma lasciamo a lui le presentazioni.

SpazioTu: “Ciao, presentati ai nostri lettori che non sanno chi sei e cosa fai”

ChatGPT: “Ciao, sono ChatGPT, un grande modello di linguaggio sviluppato da OpenAI. Il mio scopo è quello di generare testo in modo autonomo in base alle informazioni che mi vengono fornite. Sono in grado di comprendere e rispondere a domande, generare descrizioni, raccontare storie e molto altro ancora. Sono qui per aiutarti con qualsiasi cosa tu abbia bisogno”

SpazioTu: “In sostanza sei un’intelligenza artificiale che risponde in base alle proprie conoscenze. Ho capito bene?”

ChatGPT: “Sì, hai capito bene. Sono un’intelligenza artificiale che utilizza il linguaggio naturale per comunicare con gli utenti e rispondere alle loro domande o eseguire le loro richieste. Utilizzo le mie conoscenze pre-acquisite e la mia capacità di comprendere il linguaggio naturale per generare risposte pertinenti e appropriate”

SpazioTu: “Allora inizio a farti delle domande più specifiche riguardanti il nostro campo. Sai cos’è un coworking?”

ChatGPT: “Sì, so cos’è un coworking. Il coworking è un concetto di lavoro condiviso in cui professionisti indipendenti, imprenditori, start-up e altri lavoratori autonomi condividono uno spazio di lavoro, attrezzature e servizi. L’idea alla base del coworking è quella di creare un ambiente di lavoro collaborativo e supportivo in cui le persone possono interagire, condividere idee e risorse e crescere professionalmente. Spesso, i coworking sono progettati per promuovere la creatività e l’innovazione e possono offrire una gamma di servizi, come sale riunioni, sale conferenze, sale relax, cucine e sale per eventi.”

SpazioTu: “Conosci per caso SpazioTu, il coworking di Cattolica?”

ChatGPT: “SpazioTu è un coworking situato a Cattolica, che offre servizi smart e spazi di lavoro arredati in un ambiente collaborativo e stimolante. Inoltre, sembra che offra flessibilità nei pagamenti, semplicità nell’organizzazione del proprio business e una reputazione migliore grazie alla relazione con la comunità degli affari di SpazioTu.”

SpazioTu: “Cosa ne pensi dell’idea di realizzare un coworking in un paese piccolo come Cattolica? Di solito queste strutture si trovano solo nelle grandi città”

ChatGPT: “L’idea di aprire un coworking in una città più piccola come Cattolica può essere una mossa interessante perché può offrire servizi e opportunità di networking a professionisti indipendenti e imprenditori che altrimenti potrebbero non averne accesso. Inoltre, un coworking in una città più piccola può creare un ambiente di lavoro collaborativo e supportivo per la comunità e incoraggiare la crescita professionale.
Per quanto riguarda la tua affermazione che “di solito queste strutture si trovano solo nelle grandi città”, è vero che la maggior parte dei coworking si trova in città più grandi, ma il numero di coworking in città e paesi più piccoli sta crescendo.”

SpazioTu: “Come hai detto tu “un coworking in una città più piccola può creare un ambiente di lavoro collaborativo”. Cosa ne pensi della community di SpazioTu?”

ChatGPT: “La community di SpazioTu offre opportunità per il networking, la condivisione delle risorse e le opportunità di crescita professionale.
Far parte di questa community crea un senso di appartenenza e supporto per i suoi membri, il che può aiutare a migliorare la loro esperienza di lavoro e la loro produttività.
Sono sicuro che SpazioTu stia lavorando per mantenere la community dinamica.”

SpazioTu: “Quali servizi potrebbe aggiungere SpazioTu per migliorare il proprio servizio e mantenere la community dinamica?”

ChatGPT: “Considerando che SpazioTu già offre una varietà di servizi come uffici, postazioni in open space, sale riunioni, sale conferenze, servizi di domiciliazione e servizio di ritiro pacchi, servizi di stampa, ci sono ancora alcune cose che potrebbe fare per migliorare il proprio servizio:

– Servizi di assistenza personale: offrire servizi di assistenza come segretariato, gestione delle email, organizzazione degli appuntamenti e altro ancora.

– Formazione e sviluppo professionale: organizzare eventi di formazione o seminari per aiutare i membri della community a sviluppare le loro abilità e conoscenze professionali.

– Servizi per la salute e il benessere: offrire servizi come palestra, massaggi, yoga, meditazione e altri per aiutare i membri a mantenere il loro benessere mentale e fisico.

Tenete conto che questi sono solo alcuni esempi dei servizi che SpazioTu potrebbe offrire, e l’importanza di ciascuno dipenderà dalle esigenze specifiche dei propri membri.”

SpazioTu: “Per quanto riguarda i servizi di networking, SpazioTu organizza una business breakfast ogni 2/3 mesi, nella quale i coworkers si incontrano e scambiano opinioni lavorative davanti ad una brioche offerta dallo staff di SpazioTu.
Oltre a questo tipo di evento, che idee ti vengono in mente da proporre legate all’incentivazione del networking?”

ChatGPT: “Sono felice di sapere che SpazioTu organizza già eventi di networking come la business breakfast, è un’ottima opportunità per i membri della community di incontrarsi e scambiare idee.
Ecco alcune altre idee che potrebbero aiutare a promuovere il networking tra i membri di SpazioTu:

– Incontri a tema: organizzare incontri mensili o trimestrali su argomenti specifici come marketing, finanza, tecnologia, ecc., in modo che i membri possano incontrarsi e discutere argomenti che li interessano e che possono aiutarli a crescere professionalmente.

– Progetti di gruppo: promuovere progetti di gruppo tra i membri della community per incoraggiare la collaborazione e lo scambio di idee.

– Speed networking: organizzare eventi di speed networking in cui i membri possono incontrarsi e scambiare informazioni di contatto in breve periodo di tempo.

– Incontri 1-to-1: incoraggiare i membri a organizzare incontri individuali per discutere di questioni specifiche o per creare opportunità di collaborazione.

– Incontri virtuali: organizzare incontri online per i membri che non possono partecipare agli incontri dal vivo, in modo da non perdere l’opportunità di network.

Ricorda che ogni community ha esigenze diverse, quindi sarebbe importante valutare quali di queste opzioni o altre potrebbero essere più pertinenti per i membri di SpazioTu e cosa potrebbe aiutare di più a incoraggiare il networking e la collaborazione tra di loro.”

SpazioTu: “Bene, ti ringrazio e, anche se in maniera tardiva, mi presento: Sono Matteo, proprio il community manager di SpazioTu. Userò questa piacevole conversazione avuta con te per creare un articolo sul nostro blog, perciò saluta i nostri lettori”

ChatGPT: “È un piacere conoscerti, Matteo. Sono felice di esserti stato utile nella tua ricerca di idee per il tuo spazio di coworking.
Saluto i lettori di SpazioTu e spero che questa conversazione abbia fornito loro informazioni utili e interessanti. Spero che possiate continuare a creare un ambiente di lavoro collaborativo e supportivo per la comunità.
In caso avessi bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esitate a contattarmi.”

Alla fine di questo esperimento ci troviamo sbalorditi dalla varietà di linguaggio utilizzata dall’intelligenza virtuale.

A testimonianza di ciò, alleghiamo uno Screenshot che abbiamo deciso di inserire all’ultimo. In fase di caricamento del presente articolo, abbiamo fatto l’analisi della leggibilità del testo e questi sono i risultati:

Pensate alle potenzialità di un servizio del genere su vasta scala. Se usato bene, potrebbe generare testi, dare idee innovative per la propria azienda, fare analisi di mercato e tanto altro.
Sotto un certo punto di vista è fantastico, dall’altro quasi inquietante (e pericoloso per determinati mestieri che potrebbero morire a causa di questa invenzione).

…e voi, cosa ne pensate? Vi aspettiamo sui nostri social per discuterne insieme.

Continua la nostra rubrica dedicata alle serie tv a tema startup.
Oggi, prendendo un articolo di “everyeye”, andremo a scoprire la storia del fondatore di Uber.

Showtime Network ha diffuso in streaming un nuovo trailer per Super Pumped: The Battle For Uber, miniserie che racconterà la controversa scalata al potere di Uber, azienda specializzata nel settore dei trasporti a breve distanza il cui fondatore e CEO, Travis Kalanick, ha il volto carismatico di Joseph Gordon-Levitt. Nel cast anche Uma Thurman.

Nel filmato possiamo vedere come il personaggio di Kalanick sia disposto a tutto pur di arrivare al successo e far diventare la sua azienda leader del settore. Ovviamente partiranno delle indagini nei suoi confronti per i suoi metodi che coinvolgeranno anche Arianna Huffington, magnate del giornalismo digitale che qui ha il volto della Thurman.

Nel ricchissimo cast della miniserie ci saranno anche Kyle Chandler nei panni del co-fondatore Bill Gurley, Hank Azaria nei panni di Tim Cook. Inoltre anche Elisabeth Shue, Jon Bass, Bridget Gao Hollitt, Virginia Kull, Amanda Brooks, Annie Chang, Erinn Ruth, Mishka Thébaud, Babak Tafti, Darren Pettie, Noah Weisberg, Mark Gessner, Kerry Bishé, e Joel Kelley Dauten.

La miniserie con protagonista Gordon-Levitt nei panni dell’ex-CEO di Uber Travis Kalanick è basata sul libro best-seller di Mike Isaac dallo stesso nome, che racconta la storia della creazione della prolifica attività. Ci mostrerà, infatti, “la personificazione degli alti e bassi della Silicon Valley. Persino nel mezzo della rivolta radicale generata tra i confini della capitale global tech, Uber è riuscito a spiccare tanto come una meraviglia che un ammonimento, con tutte le sue battaglie interne ed esterne che hanno generato imprevedibili conseguenze”.

Lo show ideato dai co-creatori della serie Billions Brian Koppelman e David Levien sarà anche scritto e prodotto dai due, che fungeranno da showrunner assieme a Beth Schacter (Quantico, A Passo di Danza).

Fonte: everyeye.it

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Nel 2019 ci eravamo posti un quesito: quale è l’età media dei nostri coworkers?
Il sondaggio aveva dato il sorprendete risultato di 45 anni. Magari era un caso dovuto alla tipologia di società che avevamo all’interno, o forse dal semplice periodo storico.
Questa settimana, visti i tanti nuovi ingressi a SpazioTu nel corso degli ultimi due anni, abbiamo deciso di ripetere l’esperimento.
L’età media non è più di 45 anni… è salita a 47!
Inoltre, analizzando le “categorie” dei lavoratori, viene fuori che la maggioranza è rappresentata dai freelance.
Cosa significa questo dato?
Che la pandemia non ha invertito il trend, bensì ha aumentato il desiderio di mettersi in gioco anche se non si è più giovanissimi e questo, di conseguenza, dimostra che l’età è solo un numero.

La mattina dell’11 gennaio 2022, la sindaca Franca Foronchi ha fatto visita alla nostra struttura ed alla nostra community.
È stato un incontro costruttivo, nel quale si è parlato del futuro delle start-up e delle imprese del territorio.
Queste le parole della prima cittadina di Cattolica “Grazie per l’accoglienza e complimenti per il vostro coworking space, una bella realtà per tante start up e imprenditori del territorio.”

Diciamolo subito: siamo fortunati.
Sì, perché se abbiamo potuto introdurre il modello del “beach working” è solamente grazie alla nostra ubicazione su un territorio turistico e marittimo.
Quello che è certo è che il sistema piace e funziona.
Ma che cos’è il “beach working” ? Per spiegarlo dobbiamo tornare indietro di un anno.

Dopo due mesi di lock-down totale, nei quali in molti hanno consumato serie-tv, cantato sui balconi e riscoperto (o forse scoperto per la prima volta) l’efficienza dello smart working, SpazioTu riapre le proprie porte, adeguandosi alle nuove normative anti-covid.

La voglia di viaggiare e rilassarsi è tanta ma il lavoro che si è accumulato nei mesi precedenti non può essere trascurato.
Molti italiani, quindi, prenotano le proprie vacanze nel bel paese, portandosi appresso il proprio pc e i propri doveri.
Purtroppo però, nelle case in affitto le connessioni internet non sono presenti mentre in hotel ed in spiaggia, spesso, ci sono ma vacillano.

Ecco quindi l’idea di creare la “business summer card”, una tessera ricaricabile di validità due settimane che consente ai turisti della nostra Cattolica di utilizzare le postazioni in open-space, distanziate tra di loro come previsto dalla normativa, avendo così a disposizione un ufficio anche in vacanza.

Un tuffo al mare, un’occhiata alle mail e poi via, ci si reca a SpazioTu per smaltire il lavoro accumulato.

Il servizio è stato un successo e la quasi totalità dei nostri clienti del 2020 sono tornati da noi per poter sottoscrivere una nuova card, mentre, molti altri, ci stanno scoprendo per la prima volta in questa estate 2021.

Gli abbonamenti per le postazioni in open-space sono triplicate rispetto al 2019 e questo è soprattutto grazie alla business summer card, un servizio che ci permette di ampliare il nostro network, incontrando le più svariate attività provenienti da tutta Italia.

Lavorare in un ambiente professionale senza togliere tempo al relax e allo svago, ecco perché il “beach working” è un sistema che piace.

TRAMA

Un altro libro di scrittura creativa? Non proprio, Immagini VS Parole è un manuale di scrittura pubblicitaria. Una vera palestra dove mettersi alla prova e allenare il pensiero laterale. Perché la creatività non è una lampadina che si accende o si spegne

AUTORE

Davide Bertozzi, romagnolo, copywriter e direttore creativo, lavora come freelance per agenzie pubblicitarie, pmi, grandi imprese e piloti di MotoGP. Insegna scrittura pubblicitaria in diverse business school italiane e condivide le sue esperienze professionali nei più importanti eventi nazionali legati al digital marketing.
 

Il 2020 è stato l’anno della consacrazione degli acquisti online.
Giusto o sbagliato che sia, il mondo ha messo ancora una volta il piede sull’acceleratore per quanto riguarda l’e-commerce.
Basti pensare che Amazon, solamente nel quarto trimestre del 2020, ha chiuso con fatturato record pari a 125,56 miliardi di dollari, ossia circa 105 miliardi di euro, superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 100 miliardi (fonte: www.engage.it).

Ok, il lockdown dovuto al covid ha sicuramente influito visto che per diversi mesi i negozianti locali sono dovuti restare chiusi in casa, sta di fatto però che il futuro sembra tracciato.

L’unico vincolo che potrebbe ostacolare questa crescita è quello della reperibilità del destinatario, il quale dovrà aspettare il pacco in casa.
Questo scoglio può però essere superato nel caso si abbia un centro di recezione pacchi, nel caso di un’abitazione potrebbe essere il/la custode (figura che sta però scomparendo negli anni) mentre, nel caso di un coworking, sarà sicuramente la reception a svolgere questo utile servizio.

È vero, Amazon dispone del servizio “locker”, ma in quel caso bisognerebbe comunque recarsi nel luogo prescelto per ritirare la spedizione, non sarebbe molto più comodo recepire la posta direttamente in ufficio?

Inoltre, è vero che l’azienda di Jeff Bezos rappresenta la fetta maggiore del mercato sul web ma non è la sola, e non tutti (anzi, quasi nessuno) dispone dei “locker”.

Ecco perché, tra i tanti vantaggi, aprire un e-commerce con la sede all’interno di un coworking potrebbe essere una mossa vincente.  

 

L’imprenditrice digitale Claudia Gatti ci spiega il mondo della moda e del made in Italy tramite l’ecommerce e il web marketing.

 

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Seeee e chi lavora più?

  • Nei negozi di arredamento e design è in arrivo una nuova tipologia di scrivania
  • Si chiama Chaise Renversée  e l’ha creata un architetto francese
  • Si tratta di un tavolo da lavoro molto semplice
  • Se lo si gira di lato, diventa una comoda sdraio
  • Forse non stimola granché la produttività

 

 
 

Il lockdown e la pandemia di Coronavirus ci hanno insegnato lo smart working: qualcosa che era solo appannaggio di pochi fino a poco tempo fa in Italia ora ci viene additato come la giusta modalità lavorativa per il futuro. In parole povere, lo smart working (letteralmente, lavoro intelligente) è il lavoro da casa che si svolge in remoto tramite l’uso del pc.

Lavorando da casa si risparmiano le spese di spostamento e si evita lo stress delle corse nel traffico. Per chi ha famiglia, permette di gestire i vari impegni con maggiore agilità. Secondo molti, aumenta l’efficienza e la produttività dell’impiegato. Ovviamente, per lavorare da casa bisogna anche attrezzarsi: quanto meno è necessaria una robusta scrivania per il computer, o per gestire tutte le scartoffie del caso.

 

Chi non ha mai praticato lo smart working sulle prime avrà potuto trovarsi un po’ in difetto con il mobilio casalingo. Adesso però è in arrivo la soluzione ideale per tutti, specie per chi non ha molto spazio in casa. L’architetto francese Pierre-Louis Gerlier ha infatti creato un pezzo di arredamento che si chiama Chaise Renversée, ovvero “sedia a testa in giù”. Che nome buffo, vero? Ma cela un’idea diabolicamente geniale.

 

La scrivania per chi non vuole una scrivania

Il design scelto da Gerlier è molto spartano, pure troppo. Comunque ha il pregio di adattarsi ad ogni tipo di arredo. Come lo stesso architetto dice, la Chaise Renversée è la scrivania per chi non vuole una scrivania. Solida e robusta, è un perfetto piano d’appoggio per chi lavora con il computer. Una volta terminati i propri compiti, il lavoratore esausto può rimuovere ciò che c’è sul piano del tavolo, girarlo lateralmente e… sdraiarsi comodamente.

 

 

Occhio: abbiamo detto DOPO aver finito di lavorare. Il pericolo che si corre è che venga il desiderio di schiacciare un pisolino anche in pieno orario lavorativo. Potresti dire che non c’è bisogno di avere la Chaise Renversée, basta il divano. Ok ma questa è comunque una tentazione in più. Ancora non si sa il costo per questo pezzo di design: basta che per acquistarlo uno non debba dare fondo a tutto il suo stipendio.

 

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FONTE: Commenti Memorabili (https://www.commentimemorabili.it/scrivania-diventa-sdraio/?fbclid=IwAR30A7Ja_k87_ddtbkMQ93vM8BcHXa-2q1ciMpws2El1yrbNszSIVxtMg24)

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