Lo si può vedere come un nuovo tipo di turismo o come un nuovo tipo di lavoro. L’idea è che ci si sposti in luoghi esotici, per incontrare colleghi e lavorare insieme, finalmente fianco a fianco e non solo attraverso lo schermo di un computer.
Pensateci, potrebbe essere un’idea: cogliere l’occasione del passaggio d’anno, con le vacanze in mezzo, per fare quello che viene chiamato un «ritiro di coworking». Sembra infatti che sia una delle ultime tendenze del momento.
Lavorando spesso con persone che stanno in ogni parte del mondo, è sempre più difficile riuscire a incontrarsi tutti insieme. Si hanno per lo più contatti virtuali, scambi vorticosi di email, condivisioni dello schermo: ma non si lavora mai gomito a gomito.
E non è cosa di poca importanza. In realtà lavorare vicini serve a saldare i rapporti, a guardarsi negli occhi, a capire i ritmi, i tic, le stranezze e le abitudini di ciascuno. Basta un po’ di tempo trascorso insieme, per poi, sicuramente, capirsi meglio.
E così, ultimamente, è in voga questa cosa: scegliere una località (bella, se possibile esotica) e trovarsi in uno spazio ben organizzato, con tanto di connessioni, scrivanie, stampanti e computer dove incontrarsi tutti insieme. Ci si vede primariamente per lavorare, con la piacevolezza, però, di abbinarci pure un’esperienza di viaggio.