Tag: community

Lavorare in un ufficio tradizionale non è più l’unica opzione per le imprese in crescita.
Invece, sempre più imprenditori si rivolgono ai coworking come soluzione per le loro esigenze di spazio di lavoro.
I coworking sono spazi di lavoro condivisi che offrono flessibilità, costi più contenuti e opportunità di networking.
In questo articolo, esploreremo i vantaggi dei coworking per le imprese in crescita e perché sempre più imprenditori stanno scegliendo questa soluzione.

Costi più contenuti
Una delle ragioni principali per cui le imprese in crescita si rivolgono ai coworking è per i costi più contenuti. Invece di affittare un ufficio tradizionale, dove l’impresa deve assumersi l’intero costo dell’affitto, delle utenze e dei servizi, i coworking offrono una soluzione più economica. I costi sono divisi tra tutti i membri del coworking, rendendo la soluzione accessibile a un maggior numero di imprese.

Flessibilità
Un’altra ragione per cui le imprese in crescita scelgono i coworking è per la flessibilità che offrono. Ci sono spazi di lavoro privati, spazi di lavoro condivisi e sale riunioni, che possono essere prenotati in base alle necessità dell’impresa. Ciò significa che le imprese in crescita possono adattare lo spazio di lavoro alle loro esigenze, senza dover affrontare le limitazioni degli uffici tradizionali.

Networking
I coworking offrono anche l’opportunità di fare networking e incontrare altri professionisti. Questo è un vantaggio significativo per le imprese in crescita, che possono beneficiare dell’interazione con altri imprenditori e professionisti. Il networking può portare a nuovi contatti commerciali, partnership e opportunità di business.

Accesso a tecnologia e attrezzature
I coworking offrono anche accesso a tecnologia e attrezzature avanzate, che potrebbero essere troppo costose per le imprese in crescita se acquistate in proprio. Ad esempio, potrebbero avere accesso a stampanti di alta qualità, attrezzature per la videoconferenza e altre tecnologie necessarie per il proprio lavoro.

Miglioramento della produttività
Infine, lavorare in un coworking può migliorare la produttività delle imprese in crescita. Ciò è dovuto alla flessibilità, alla riduzione dei costi e all’accesso ai servizi e alle attrezzature avanzate, come discusso in precedenza. Inoltre, lavorare in un ambiente collaborativo può aumentare la motivazione e la creatività, incoraggiando gli scambi di idee e la condivisione di esperienze.

In conclusione, i coworking offrono molteplici vantaggi alle imprese in crescita. Non sorprende, quindi, che sempre più startup scelgano di lavorare in coworking. Questa soluzione può rappresentare una vera e propria rivoluzione per le imprese.

Se sei alla ricerca di uno spazio di lavoro in grado di supportare la crescita della tua impresa, contattaci!

Questa volta non lo abbiamo intervistato, bensì gli abbiamo chiesto di scrivere un articolo riguardante il mondo dei coworking.
Ecco il risultato:

I coworking sono un modello di lavoro in crescita che sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo. Ci sono molte ragioni per cui i coworking sono considerati il modello da seguire nel futuro.

In primo luogo, i coworking offrono un ambiente di lavoro flessibile e collaborativo. Le persone possono lavorare in un ambiente condiviso con altri professionisti, creando opportunità per il networking e la condivisione delle conoscenze. Inoltre, i coworking offrono spesso una vasta gamma di servizi e strutture, come sale riunioni, sale per conferenze e sale per eventi, che possono essere utilizzate dai membri per incontri e attività professionali.

In secondo luogo, i coworking possono aiutare a ridurre i costi per le aziende e i lavoratori autonomi. Condividere uno spazio di lavoro con altri professionisti significa che le spese per l’affitto, le utenze e le attrezzature vengono divise, il che può essere molto vantaggioso per le aziende e i lavoratori autonomi che cercano di ridurre i costi.

Infine, i coworking possono aiutare a migliorare la qualità della vita lavorativa. Lavorare in un ambiente condiviso e collaborativo può aiutare a ridurre la solitudine e la monotonia che spesso accompagnano il lavoro da casa o in un ufficio isolato. Inoltre, i coworking offrono spesso un ambiente di lavoro stimolante e motivante, che può aiutare a migliorare la creatività e la produttività dei membri.

In sintesi, i coworking sono un modello di lavoro flessibile e collaborativo, che offre opportunità per il networking, la condivisione delle conoscenze e la riduzione dei costi. Inoltre, possono migliorare la qualità della vita lavorativa e aumentare la produttività.

P.S. anche l’immagine di questo articolo è stata generata da un’intelligenza artificiale!

L’avvio di una nuova attività può essere un’impresa impegnativa, soprattutto per quanto riguarda la scelta del luogo in cui lavorare. Se stai valutando la possibilità di unirti a SpazioTu, ci sono molte ragioni per cui potrebbe essere una scelta ideale per la tua nuova attività.

In primo luogo, i costi di SpazioTu sono più bassi rispetto a quelli di un ufficio tradizionale. Invece di pagare per l’affitto di un intero edificio, pagherai solo per l’uso dello spazio di lavoro che ti serve. Ciò significa che puoi risparmiare denaro prezioso che puoi investire nella tua attività.

In secondo luogo, SpazioTu offre un ambiente di lavoro altamente collaborativo che può aiutarti a trovare clienti a km 0. Potrai incontrare altri professionisti del tuo settore e fare networking con loro, il che può portare a nuove opportunità di lavoro e aumentare la tua visibilità nella tua comunità professionale.

In terzo luogo, SpazioTu offre una vasta gamma di servizi e strutture, tra cui sale adatte per colloqui riunioni, conferenze, formazioni professionali, corsi ed eventi di vario tipo. Inoltre troverai anche una zona lounge, una sala per il caffè e molto altro. Ciò significa che avrai tutto ciò di cui hai bisogno per far crescere la tua attività sotto lo stesso tetto.

In quarto luogo, SpazioTu offre un ambiente di lavoro flessibile che ti consente di lavorare quando vuoi e come vuoi tramite un badge nominale che ti consente l’accesso 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ciò significa che puoi adattare il tuo orario di lavoro alle tue esigenze personali e professionali, il che può aiutarti a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.

Infine, SpazioTu offre un ambiente di lavoro dinamico e stimolante che può aiutarti a mantenere la motivazione e la produttività. In un ambiente in cui ci sono sempre nuove persone e nuove idee, sarai sempre ispirato a lavorare al massimo delle tue capacità.

In sintesi, SpazioTu offre una serie di vantaggi per le nuove attività, tra cui costi ridotti, possibilità di trovare clienti a km 0, servizi e strutture complete, flessibilità e un ambiente di lavoro stimolante.

Se stai valutando la possibilità di unirti al nostro coworking, considera tutti questi vantaggi!

#YOULLNEVERWORKALONE

Torna la Business Breakfast con una novità… Open Mic in sala conferenze!

IN COSA CONSISTE LA BUSINESS BREAKFAST?
è una colazione offerta dallo staff di SpazioTu per dare il benvenuto ai nuovi coworker e per far interagire la community, creando così collaborazioni a km 0

…E INVECE L’OPEN MIC?
Avrai la possibilità di fare una breve presentazione sulla tua attività, su un nuovo progetto o su quell’idea che tieni nel cassetto da un po’ di tempo ma che non sei sicuro che possa funzionare… potrebbe essere il momento giusto per scoprirlo!
Gli interventi saranno da prenotare per permettere uno svolgimento scorrevole e, soprattutto, piacevole.
Saranno così divisi: 4 minuti per l’esposizione (potete scegliere se farla solamente a voce o tramite video, slide e/o altro) e altri 3 per le eventuali domande.

COME PRENOTARSI?
Commentando il seguente post: https://lnkd.in/dtKfqe_X

DOVE?
La business breakfast si svolgerà a CafféTu, l’Open Mic in sala conferenze.
L’indirizzo è lo stesso: SpazioTu-Coworking Cattolica- Via del Prete 123, Cattolica

QUANDO?
Mercoledì 21 settembre alle 10.30

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

Continua la nostra rubrica dedicata alle serie tv a tema startup.
Oggi, prendendo un articolo di “everyeye”, andremo a scoprire la storia del fondatore di Uber.

Showtime Network ha diffuso in streaming un nuovo trailer per Super Pumped: The Battle For Uber, miniserie che racconterà la controversa scalata al potere di Uber, azienda specializzata nel settore dei trasporti a breve distanza il cui fondatore e CEO, Travis Kalanick, ha il volto carismatico di Joseph Gordon-Levitt. Nel cast anche Uma Thurman.

Nel filmato possiamo vedere come il personaggio di Kalanick sia disposto a tutto pur di arrivare al successo e far diventare la sua azienda leader del settore. Ovviamente partiranno delle indagini nei suoi confronti per i suoi metodi che coinvolgeranno anche Arianna Huffington, magnate del giornalismo digitale che qui ha il volto della Thurman.

Nel ricchissimo cast della miniserie ci saranno anche Kyle Chandler nei panni del co-fondatore Bill Gurley, Hank Azaria nei panni di Tim Cook. Inoltre anche Elisabeth Shue, Jon Bass, Bridget Gao Hollitt, Virginia Kull, Amanda Brooks, Annie Chang, Erinn Ruth, Mishka Thébaud, Babak Tafti, Darren Pettie, Noah Weisberg, Mark Gessner, Kerry Bishé, e Joel Kelley Dauten.

La miniserie con protagonista Gordon-Levitt nei panni dell’ex-CEO di Uber Travis Kalanick è basata sul libro best-seller di Mike Isaac dallo stesso nome, che racconta la storia della creazione della prolifica attività. Ci mostrerà, infatti, “la personificazione degli alti e bassi della Silicon Valley. Persino nel mezzo della rivolta radicale generata tra i confini della capitale global tech, Uber è riuscito a spiccare tanto come una meraviglia che un ammonimento, con tutte le sue battaglie interne ed esterne che hanno generato imprevedibili conseguenze”.

Lo show ideato dai co-creatori della serie Billions Brian Koppelman e David Levien sarà anche scritto e prodotto dai due, che fungeranno da showrunner assieme a Beth Schacter (Quantico, A Passo di Danza).

Fonte: everyeye.it

" class="__youtube_prefs__ no-lazyload" title="YouTube player" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen data-no-lazy="1" data-skipgform_ajax_framebjll="">

La scorsa settimana vi abbiamo presentato un elenco di 10 serie tv a tema lavorativo.
Oggi entriamo nel dettaglio di quella che, tra tutte le suggerite, è la più vicina al nostro mondo: WeCrashed.

Adam Neumann, 43 anni il prossimo aprile, di origini israeliane, è il brillante co-fondatore di WeWork, la società globale di coworking che l’ha reso, tra alti e bassi, multi-milionario. Alla sua storia – vera – e al suo rapporto idilliaco con la moglie Rebekah è ispirata “WeCrashed”, la serie Apple TV+ in streaming dal 18 marzo con i primi tre episodi (a cui seguirà il rilascio dei successivi cinque, uno alla settimana, ogni venerdì). I due nella serie sono interpretati rispettivamente da Jared Leto e Anne Hathaway.
Creata da Lee Eisenberg e Drew Crevello, e diretta per i primi episodi dalla brillante coppia John Requa e Glenn Ficarra (“Crazy, Stupid, Love”, “Whisky Tango Foxtrot”, “This Is Us” serie), “WeCrashed” è un folle viaggio tra le illusioni di un uomo e la grandezza di una storia d’amore. La prima scena della serie, non a caso, è l’ultima in ordine cronologico, ovvero l’estromissione di Adam dal consiglio d’amministrazione dell’azienda e dalla sua carica di CEO nel 2019. Adam e Rebekah vivono in una bolla talmente personale e naive da non essersi accorti di ciò che stava accadendo sotto i loro occhi. Anche la loro esistenza “da ricchi” viene proposta al pubblico come qualcosa di talmente assurdo e distante dalla realtà da risultare ilare: lui che va in giro perennemente scalzo, l’obbligo da parte dei dipendenti di accoglierli in ufficio con una specifica canzone che si alza al loro passaggio, i party… sono solo alcuni degli aspetti più estremi dei due e divertenti della serie.

La trama
La storia di Adam Neumann (Jared Leto) ha inizio a New York allo scoccare dei duemila, dove è una sconosciuta mente brillante che tenta la fortuna con invenzioni di dubbia funzionalità e interesse di mercato, come le scarpe col tacco metti-togli o i vestiti per neonati con ginocchiere. L’aspetto positivo di Adam è che crede davvero in tutto ciò che fa. A un corso incontra Miguel McKelvey (Kyle Marvin) che gli offre un piccolo ripostiglio da adibire a ufficio. Lo stanzino si trova in un più ampio open space sfitto. Da lì l’idea: i due si mettono insieme e la propongono al gestore dell’edificio che, dapprima incerto, si fa convincere da Adam, grande visionario e comunicatore. Ha inizio così la storia di WeWork (inizialmente chiamato GreenDesk), ora brand globale di spazi lavorativi condivisi.

Parallelamente alle vicende di Adam come imprenditore, c’è la sua storia romantica con la moglie Rebekah (Anne Hathaway). Adam inizia una relazione con lei dopo averla conosciuta a una festa e dopo un corteggiamento serrato. I due stanno ancora insieme e hanno cinque figli all’attivo. Rebekah è l’altra metà dei fatti raccontati in “WeCrashed”, con la sua carriera come attrice, i suoi casini familiari e l’incondizionato supporto – fin da principio – al marito e alla sua visione.

Il cast
“WeCrashed”, che è basata sul noto podcast “WeCrashed: The Rise and Fall of WeWork”, deve la sua riuscita a un’ottima messa in scena, che intrattiene e mette al centro una storia di self-made imprenditoriale originale, e su un’accoppiata straordinaria di interpreti nei ruoli principali. Jared Leto, che ormai sembra abbonato a ruoli intriganti, dove serve tanta trasformazione ma anche tanto carattere, entra perfettamente nel personaggio di Neumann: visionario, geniale e svitato. Anne Hathaway è una splendida Rebekah: una donna che si scontra non solo con chi è, ma anche con ciò che gli altri vogliono che sia (prima come cugina di Gwyneth Paltrow, poi come Rebekah Neumann).

Insieme a loro nel cast ci sono Kyle Marvin nei panni di Miguel McKelvey, socio di Adam, Cricket Brown in quelli di Chloe Morgan, una delle lavoratrici WeWork che inizia a vederne i difetti, Peter Jacobson in quelli di Bob Paltrow, padre di Rebekah, e molti ancora.

Altro aspetto notevole della serie è la sua colonna sonora, carica di successi pop e indie dei duemila, che non viene mai abbassata, per caricare le atmosfere già adrenaliniche e mentalmente vulcaniche, di un ulteriore impatto.

La parabola della storia di Neumann è sorprendente e fa entrare nel racconto una forte componente di dramma (insieme alle vicende familiari di Rebekah). “WeCrashed” si concentra sulla rapidità con cui a un certo punto l’azienda inizia a perdere milioni di dollari mentre il suo fondatore fa di tutto per andare avanti, ma propone anche una critica a quel mondo del lavoro di cui Neumann si era fatto portavoce. In WeWork i lavoratori, dopo essere stati abbindolati per diverso tempo con alcol, feste e socialità, rinsaviscono capendo di vivere, più che lavorare, in una gabbia dorata con pessime condizioni economico-contrattuali, oltre che di ecosistema d’ufficio.

“WeCrashed” è una delle serie più sorprendenti viste (finora) quest’anno sia per i suoi protagonisti sia per la storia e il mondo che ricostruisce. Guardandola è impossibile non farsi venire in mente alcune sensazioni provate durante la visione di un’altra vicenda realmente accaduta, proposta per la tv e con al centro un personaggio visionario quale “Inventing Anna” (Netflix), con cui “WeCrashed” spartisce tematiche come visione del singolo e coraggio imprenditoriale, ma anche rapida ascesa e altrettanto repentino declino.

" class="__youtube_prefs__ no-lazyload" title="YouTube player" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen data-no-lazy="1" data-skipgform_ajax_framebjll="">

Fonte: sorrisi.com

Nel 2019 ci eravamo posti un quesito: quale è l’età media dei nostri coworkers?
Il sondaggio aveva dato il sorprendete risultato di 45 anni. Magari era un caso dovuto alla tipologia di società che avevamo all’interno, o forse dal semplice periodo storico.
Questa settimana, visti i tanti nuovi ingressi a SpazioTu nel corso degli ultimi due anni, abbiamo deciso di ripetere l’esperimento.
L’età media non è più di 45 anni… è salita a 47!
Inoltre, analizzando le “categorie” dei lavoratori, viene fuori che la maggioranza è rappresentata dai freelance.
Cosa significa questo dato?
Che la pandemia non ha invertito il trend, bensì ha aumentato il desiderio di mettersi in gioco anche se non si è più giovanissimi e questo, di conseguenza, dimostra che l’età è solo un numero.

La mattina dell’11 gennaio 2022, la sindaca Franca Foronchi ha fatto visita alla nostra struttura ed alla nostra community.
È stato un incontro costruttivo, nel quale si è parlato del futuro delle start-up e delle imprese del territorio.
Queste le parole della prima cittadina di Cattolica “Grazie per l’accoglienza e complimenti per il vostro coworking space, una bella realtà per tante start up e imprenditori del territorio.”

Diciamolo subito: siamo fortunati.
Sì, perché se abbiamo potuto introdurre il modello del “beach working” è solamente grazie alla nostra ubicazione su un territorio turistico e marittimo.
Quello che è certo è che il sistema piace e funziona.
Ma che cos’è il “beach working” ? Per spiegarlo dobbiamo tornare indietro di un anno.

Dopo due mesi di lock-down totale, nei quali in molti hanno consumato serie-tv, cantato sui balconi e riscoperto (o forse scoperto per la prima volta) l’efficienza dello smart working, SpazioTu riapre le proprie porte, adeguandosi alle nuove normative anti-covid.

La voglia di viaggiare e rilassarsi è tanta ma il lavoro che si è accumulato nei mesi precedenti non può essere trascurato.
Molti italiani, quindi, prenotano le proprie vacanze nel bel paese, portandosi appresso il proprio pc e i propri doveri.
Purtroppo però, nelle case in affitto le connessioni internet non sono presenti mentre in hotel ed in spiaggia, spesso, ci sono ma vacillano.

Ecco quindi l’idea di creare la “business summer card”, una tessera ricaricabile di validità due settimane che consente ai turisti della nostra Cattolica di utilizzare le postazioni in open-space, distanziate tra di loro come previsto dalla normativa, avendo così a disposizione un ufficio anche in vacanza.

Un tuffo al mare, un’occhiata alle mail e poi via, ci si reca a SpazioTu per smaltire il lavoro accumulato.

Il servizio è stato un successo e la quasi totalità dei nostri clienti del 2020 sono tornati da noi per poter sottoscrivere una nuova card, mentre, molti altri, ci stanno scoprendo per la prima volta in questa estate 2021.

Gli abbonamenti per le postazioni in open-space sono triplicate rispetto al 2019 e questo è soprattutto grazie alla business summer card, un servizio che ci permette di ampliare il nostro network, incontrando le più svariate attività provenienti da tutta Italia.

Lavorare in un ambiente professionale senza togliere tempo al relax e allo svago, ecco perché il “beach working” è un sistema che piace.

In questo momento, oseremmo dire, storico e così particolare da sembrare ancora incredibile agli occhi di chi lo sta vivendo, abbiamo tutti, purtroppo, dovuto prendere atto della difficoltà economica che ha colpito la maggior parte delle aziende italiane.
Vista quindi la delicata situazione abbiamo deciso di sospendere il canone di affitto a tutti i nostri “coworkers” (chiamiamo così gli imprenditori all’interno della nostra community) a partire dall’ordinanza di lockdown del 23 marzo 2020 fino allo sblocco della quarantena.
Un’azione che sicuramente ci è costata a livello imprenditoriale ma che vuole essere un segno di vicinanza nei confronti della community senza la quale non esisteremmo.
Qualche settimana fa, per questo motivo, il Corriere di Romagna ci ha intervistati dedicandoci un articolo nella sezione di Rimini.

Insieme siamo più forti, #youllneverworkalone